L’espressione potenziale umano si riferisce ad un’area di risorse interiori, strumenti e possibilità che sono celate e inespresse e di cui la persona è inconsapevole. Attingendo consapevolmente a questo luogo interiore la persona può trovare tutto ciò di cui ha bisogno per raggiungere i propri obiettivi di cambiamento e crescita personale.
Crescita personale come pienezza
Il concetto di crescita personale è spesso distorto, abusato e utilizzato come slogan pubblicitario da sedicenti guru e da dispensatori di promesse miracolistiche non sempre onesti e competenti in materia.
Volendo fare un po’ di chiarezza potremmo innanzitutto dire che la crescita personale è un percorso che richiede impegno, costanza e disponibilità ad ammettere le proprie debolezze, mettere in discussione le proprie certezze e convinzioni e liberarsi dai condizionamenti socio-culturali che ci impediscono di essere noi stessi. In tal senso, significa diventare persone migliori e sviluppare appieno il proprio potenziale; Maslow parla di autorealizzazione personale e, nella sua Piramide dei Bisogni (1954), ipotizza che il livello più alto di soddisfazione a cui possa aspirare l’essere umano nella sua vita è quello di realizzare se stesso e tutte le sue potenzialità.
La felicità e i momenti di pienezza che la persona sperimenta in questo percorso verso l’autorealizzazione sono definiti da Maslow come peak-experience – esperienze di picco – o, utilizzando un concetto molto simile, esperienze di flusso (Csikszentmihalyi, 1990), per indicare momenti di grazia in cui si può percepire il contatto profondo con se stessi e con la propria dimensione spirituale. In questi momenti tutte le cose sembrano scorrere con facilità e avvertiamo un sentimento di gratitudine e d’unità con tutto ciò che esiste.
Il percorso attraverso il quale possiamo divenire consapevoli del nostro potenziale e imparare ad utilizzarlo, richiede, spesso, l’aiuto e la supervisione di una guida esterna, di qualcuno che ci sappia accompagnare, con pazienza ma infondendoci fiducia; con sapienza, ma rendendoci protagonisti e artefici di questo viaggio alla scoperta di noi stessi che chiamiamo crescita personale.
Sapevate che…
L’ipotesi secondo cui sfrutteremmo solo il 10% del cervello e nell’ipotetico 90% di massa inutilizzata si nasconderebbero importanti capacità psicocinetiche e percezioni extrasensoriali è una credenza assai diffusa ma priva di fondamento scientifico. Più che al cervello, lo sviluppo di queste capacità e percezioni sembrerebbe invece essere collegato al cuore, in quanto porta di accesso ad una fonte di saggezza e d’intelligenza superiore e a capacità intuitive potenziate che ci permettono di entrare in contatto con una dimensione spirituale.