Quando l’oggetto della dipendenza è rappresentato da una persona o da una relazione si parla di dipendenza affettiva. Semplificando, potremmo dire che la persona dipendente avverte dentro di sé un profondo senso di vuoto, di incompletezza e di insoddisfazione e cerca continuamente qualcuno a cui aggrapparsi e da cui dipendere, nella speranza che ciò possa farla sentire appagata.
La dipendenza affettiva indica una mancanza d’autostima e d’amor proprio, una “voragine” affettiva che la persona cerca di colmare attraverso la relazione con gli altri. Quando poi le sue aspettative vengono deluse, attribuisce la colpa e la responsabilità della sua insoddisfazione all’esterno e sperimenta intensi sentimenti di rabbia e/o di tristezza, per sfuggire ai quali deve lanciarsi alla ricerca di qualcun altro da cui dipendere.
“Ogni guru è una trappola. Ogni leader è un tiranno. Ogni maestro confonde. La malattia del secolo si chiama “dipendenza”. È ridotta a una debole luce il contatto con la propria anima. Se fossimo in contatto col nostro cuore profondo, cioè il luogo reale dello spirito, non accetteremmo nessun leader, nessun maestro, nessun guru. Saremmo indipendenti, svegli, vigili, autonomi non automi. Il maestro sei tu. E dentro c’è anche tutto quello che serve.”
J. Krishanmurti
In realtà, niente e nessuno può darci ciò di cui abbiamo veramente bisogno. Ciò di cui più di ogni altra cosa abbiamo bisogno, infatti, è stare bene con noi stessi, imparare ad amarci e a volerci bene. Solo così possiamo sentirci davvero soddisfatti e appagati, star bene con gli altri e godere della loro presenza senza dipenderne. In altre parole, solo imparando ad amarci possiamo uscire dalla spirale della dipendenza.
L’amore come antidoto alla dipendenza
Cosa significa amare se stessi? L’amore per se stessi non è né un esercizio narcisistico né una forma d’autocompiacimento. È un atteggiamento di ascolto, di cura e d’attenzione verso se stessi.
Amare se stessi significa essere in contatto con se stessi e con il proprio essere, per capire chi siamo e ciò di cui abbiamo davvero bisogno.
Significa darsi tutto ciò di cui abbiamo bisogno per il benessere del corpo, della mente e dello spirito: nutrirsi in maniera sana, pensare positivo, fare cose che ci fanno star bene e ci fanno sentire soddisfatti. Significa essere in contatto con se stessi, riconoscere e valorizzare le proprie qualità e capacità, guardando in faccia anche le proprie fragilità senza per questo sminuirsi e colpevolizzarsi.