
Che lo vogliamo o no, la vita di ognuno di noi è fatta di relazioni. Alcune più strette, intense e coinvolgenti, come quelle che intratteniamo con persone affettivamente significative; altre più distaccate e superficiali. Le relazioni interpersonali sono uno scambio, un’occasione per conoscere se stessi e migliorarsi attraverso gli altri.
La metafora che meglio descrive l’essenza della relazione interpersonale è quella dello specchio. Ogni persona con cui ci relazioniamo ci rimanda, infatti, in maniera direttamente proporzionale al nostro coinvolgimento in quella relazione, un’immagine di noi stessi, mette in evidenza qualche aspetto di noi che deve ancora crescere o perfezionarsi.
Cambiare se stessi per migliorare le relazioni interpersonali
Non possiamo pretendere di cambiare gli altri; l’unica cosa che possiamo cambiare sono le nostre reazioni nei confronti degli altri. La relazione è un’opportunità che ci viene offerta per cambiare in meglio noi stessi. Di fronte ad una relazione che ci crea disagio o ci mette in difficoltà conviene allora chiedersi: “Perché il fatto che questa persona dica o faccia questa cosa mi urta così tanto? Cosa dice questo di me? Quale aspetto di me dovrei migliorare?” Ma soprattutto: “Cosa posso fare per gestire meglio questo rapporto ed evitare di perdere il controllo di me stesso e della situazione?”
Per rispondere a quest’ultima domanda è necessario fare i conti con una questione fondamentale; l’emotività. Riuscire a gestire le relazioni interpersonali significa, infatti, riuscire a gestire il nostro coinvolgimento nella relazione, senza lasciarsi andare agli impulsi del momento.
Gestire l’emotività nelle relazioni interpersonali
Immaginiamo la relazione con un collega di lavoro che, coi suoi modi e atteggiamenti, suscita in noi una rabbia talmente forte da farci perdere il controllo e farci reagire in maniera impulsiva sulla scia dell’ondata emozionale del momento. La dinamica sottostante a questo tipo di relazione è la seguente: una persona provoca delle reazioni emotive molto intense in un’altra persona, “costringendola” ad identificarsi e a reagire coerentemente con le reazioni emotive sperimentate. Per gestire efficacemente queste relazioni è fondamentale essere consapevoli di sé e delle proprie emozioni. Solo così possiamo assumere una posizione più neutrale e distaccata evitando di cadere nella trappola identificatoria.
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