
In questi giorni nel Comune di Montemurlo si è verificato un episodio che ha avuto un’eco ben oltre i confini della piccola cittadina. Ignoti hanno appeso all’albero di Natale collocato di fronte all’edificio comunale alcune palle con all’interno immagini raffiguranti Hitler che tiene in mano un cuore rosso. Le reazioni, del Sindaco e di tutti coloro che su Facebook hanno commentato il post riportante l’accaduto, sono state di indignazione e dura condanna del gesto. Alcuni addirittura, invocavano “giustizia” e, appellandosi alle autorità locali, chiedevano di individuare i colpevoli e punirli in maniera esemplare, riservandogli lo stesso trattamento che Hitler aveva nei confronti degli ebrei…“così imparano!”. Questo il livello della maggior parte dei commenti, tranne qualcuno che, più assennato, non si è lasciato contagiare dall’ondata emotiva che il gesto ha innescato.
Il Sindaco scriveva così: “Si tratta di un episodio gravissimo che offende i valori su cui è nata la nostra Repubblica e la nostra democrazia...Un gesto che oltraggia tutti coloro che sono morti per i valori di libertà e pace e che si sono battuti per regalarci la Costituzione e la libertà.”
Io stesso ho commentato l’accaduto, dicendo che ovviamente si trattava di un gesto stupido, comunque deprecabile e da condannare.
Quel che mi ha colpito, tuttavia, non è stato il fatto in sé, certo stupido ma in fin dei conti anche goliardico, quanto piuttosto il riferimento a concetti altisonanti come quello di libertà, Repubblica, Costituzione, e ai valori che quel gesto avrebbe offeso. Evidentemente, in preda alla moda del “politically correct”, si perde la lucidità necessaria per rendersi conto che, come ho detto in una riflessione precedente, sotto l’egida della millantata democrazia e della millantata libertà, oggi stiamo vivendo qualcosa di molto simile a quello che le persone vivevano sotto il regime nazista, sebbene in una veste riattualizzata per essere al passo coi tempi. Che chi ha fatto quel gesto volesse indirettamente ricordare ai cittadini questa somiglianza?
Possiamo girarci intorno quanto vogliamo, possiamo far finta di nulla, possiamo anche raccontarci quanto sono belle la democrazia e la libertà di oggi, arrivando a strumentalizzare chi ha perso la vita per conquistarle quando effettivamente erano tali; ma non possiamo negare che viviamo un periodo di finzione e di manipolazione e che la discriminazione è oggi tanto più evidente quanto più ci riempiamo la bocca con i concetti di uguaglianza, rispetto e parità di diritti e ci pavoneggiamo colorando le panchine di rosa e seminando scarpette rosse per le strade delle nostre città.
Per non parlare del tanto caro concetto di rispetto della Costituzione, oggi stracciata e deturpata proprio da coloro che dovrebbero tutelarla, tradita nelle sue ispirazioni più profonde.
Detto questo, la psicologia ci insegna anche a comprendere il perché di questa miopia, che può essere intesa come un non riuscire a vedere ciò che non siamo pronti a vedere, anche se si trova davanti ai nostri occhi.
Se sono immerso in una bolla blu e quello è il mondo in cui vivo, farò fatica a vedere colori diversi dal blu. Ai miei occhi tutto apparirà blu e anche se accanto a me esistono mondi colorati diversamente io non potrò vederli come tali e anzi, tenderò a rimuoverli o a negarli, quand’anche a combatterli, poiché essendo troppo diversi, mettono in crisi la mia percezione di un mondo tutto blu.
Perché poi il mondo sia diventato blu è anch’essa cosa evidente; perché la realtà non esiste realmente così come noi la percepiamo, ma è una costruzione sociale.
Ciò che noi oggi pensiamo, crediamo e di cui siamo addirittura convinti è semplicemente un’immagine, la proiezione di una realtà, tra le tanti possibili, che ci è stata proposta. Un po’ come accade al cinema; ci fanno sedere comodamente, creano un ambiente rilassante, ci danno qualche pop-corn o qualche dolcetto che ci soddisfa il palato e poi ci abbandoniamo alla proiezione di un film che ci coinvolge e ci colpisce emotivamente fino a diventare, in quel momento, la realtà. Ecco il mondo in cui viviamo oggi!
Il mio augurio, quindi, è che il nuovo anno ci porti nuovi occhi per vedere quello che ancora non riusciamo a vedere, assieme alla capacità di comprendere se quello che le ci viene detto corrisponde o meno a quello che effettivamente viviamo.
Buon 2022 a tutti!
psicofarmaci; nazismo;nazismo;nazismo;nazismo
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