
Le emozioni sono degli stati psico-fisiologici, caratterizzati cioè da una componente psicologica e da una fisica che si influenzano reciprocamente. Pur essendo determinati da eventi immateriali, da contenuti puramente mentali, le emozioni sono visibili a livello materiale.
Il passaggio dalla mente al corpo è possibile grazie all’azione di mediatori biochimici, molecole che trasmettono le informazioni necessarie a produrre una specifica reazione fisiologica.
Emozioni e sentimenti
Che differenza c’è allora, tra emozioni e sentimenti?
Il sentimento è un’emozione di cui siamo consapevoli, uno stato d’animo meno intenso dal punto di vista del coinvolgimento corporeo e più duraturo nel tempo.
L’emozione è intensa, breve, come un fiammifero che si consuma in un’attimo. Spesso, inoltre, l’ondata emotiva ci investe senza che ci rendiamo conto del perché; avvertiamo in noi una reazione corporea (aumento del battito cardiaco, respiro affannato, calore, tensione generale) ma non siamo in grado di dire cosa l’ha scatenata. Vediamo perché accade questo.
Pensieri, immagini ed emozioni
Abbiamo detto che le emozioni sono provocate da contenuti mentali. Per contenuti mentali s’intende i pensieri – di cui possiamo essere più o meno consapevoli – ma anche immagini e sensazioni di vario tipo relative ad esperienze che abbiamo vissuto nel corso della nostra vita. Tali immagini e sensazioni sono archiviate nel nostro inconscio sotto forma di tracce che restano sopite e addormentate per un tempo indefinito, per poi riemergere a galla improvvisamente e scatenare in noi una reazione emotiva della quale spesso non comprendiamo la causa. Responsabile di tale reazione emotiva è proprio il nostro inconscio, che rileva qualche tipo di affinità e somiglianza tra ciò che ha immagazzinato in memoria e lo stimolo che ora abbiamo di fronte.
Perché l’inconscio, all’improvviso, scatena delle emozioni così forti? A quale scopo? Fondamentalmente a scopo adattivo, ovvero per assicurarci la sopravvivenza – pensiamo alla paura che ci fa fuggire di fronte al pericolo – ma anche per darci la possibilità di comprenderci e migliorarci a livello psicologico, a patto che riusciamo a gestirle al meglio.
Gestire le emozioni
Gestire le emozioni implica 4 step fondamentali:
- primo, esserne consapevoli, ovvero accettarle e riconoscerle per quel che sono. Questo implica osservarsi, rendersi conto quali sono i pensieri che ci passano per la testa e cosa stiamo provando in questo preciso momento. Spesso invece, a causa dell’educazione ricevuta, per timore di metterci in cattiva luce con gli altri o di apparire deboli, nascondiamo le nostre emozioni anche a noi stessi, facendo finta che non esistano, specie quelle ritenute più brutte o sconvenienti, come la rabbia, la paura e la tristezza. Così facendo, tuttavia, non facciamo altro che rafforzarle poiché continuano ad agire in noi e a manifestare i loro effetti. Ciò di cui non siamo consapevoli, quindi, ci controlla; la consapevolezza, invece, ci libera e ci dà la possibilità di cambiare ciò che abbiamo osservato in noi;
- secondo, comprendere la causa dell’emozione che stiamo provando; ciò significa capire perché siamo arrabbiati, cos’è che ci fa tanta paura o ci rende così tristi, cercando di essere il più possibile onesti e sinceri con noi stessi;
- terzo, esprimere come ci sentiamo e perché ci sentiamo così, dicendocelo ad alta voce, in modo tale che ciò che abbiamo dentro possa fluire fuori da noi, all’esterno, senza abbassare il nostro livello energetico. Ogni emozione negativa non riconosciuta e non espressa va infatti ad alterare il nostro equilibrio energetico e ci rende più vulnerabili. Viceversa, buttar fuori verbalmente le emozioni negative ci rafforza e ci rende più consapevoli, stimolando in noi un processo di cambiamento e di crescita personale;
- quarto ed ultimo, ri-sintonizzarci su pensieri, immagini e percezioni positive di sé che ci aiutino a ricreare dentro di noi uno stato emotivo positivo. Tutto questo ci consente di gestire le emozioni in maniera efficace, sfruttandone le potenzialità senza esserne vittime e subirne gli effetti negativi.
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