
“Essere gruppo significa condividere un progetto comune e sentirsi parte di qualcosa di più grande della propria individualità”
Quando più individui si uniscono a formare un gruppo, nasce una nuova entità, con una sua “anima” che dipende dalle specificità dei singoli componenti ma allo stesso tempo se ne differenzia, con una sua struttura e caratteristiche proprie.
Naturalmente, all’aumentare delle dimensioni del gruppo aumentano le possibilità e le risorse ma anche la complessità. Questo richiede una maggior forza coesiva, che tenga assieme e faccia convergere gli sforzi e i movimenti interni al gruppo riducendo al minimo la dispersione dell’energia.
Trovare il giusto collante che permetta al gruppo di funzionare al meglio è fondamentale, sia per i gruppi di lavoro che quotidianamente lavorano assieme che per i gruppi più estemporanei, che si costituiscono in certe occasioni con un preciso scopo (gruppi terapeutici, gruppi di formazione).
Dinamiche di gruppo
Altrettanto importanti sono le dinamiche di gruppo, ovvero ciò che succede tra i singoli componenti del gruppo. Il gruppo, infatti, può essere immaginato come un gioco di specchi in cui ognuno si riflette negli altri e riceve da loro un’immagine di se stesso. Allo stesso tempo, gli stati d’animo e le energie individuali entrano in risonanza con altre energie circolanti e, amplificandosi, innescano reazioni a catena i cui effetti, non sempre controllabili o prevedibili, condizionano il clima e il funzionamento del gruppo. Ecco spiegato perché anche gruppi con molte potenzialità a livello individuale possono fare molta fatica a lavorare assieme e funzionare in maniera efficace.
Il funzionamento di gruppo dipende infatti dal funzionamento dei singoli individui, ovvero dalla loro disponibilità a confrontarsi con se stessi e a migliorarsi come persone, utilizzando a tale scopo l’immagine che il gruppo gli rimanda. Un po’ come un orologio, il cui funzionamento dipende dal funzionamento di ogni singolo ingranaggio; un blocco a uno qualsiasi dei componenti compromette l’intero sistema.
Imparare a vedersi gruppo
Il mio intervento sul gruppo è finalizzato, in primis, a rimuovere gli ostacoli e i blocchi che impediscono il fluire dei processi, lavorando sulla presa di consapevolezza e sul cambiamento degli atteggiamenti di ogni singolo componente.
Il passo successivo consiste nell’aiutare il gruppo a costruire una rappresentazione comune di se stesso e dell’obiettivo che si vuole raggiungere, facendo confluire su tale rappresentazione le energie dei componenti.